primavera
vita da expat

Tutto il mondo è…messo in pausa 🌍

E intanto là fuori è primavera, quest’anno salterà il mio consueto appuntamento con le magnolie. che quando sbocciano è uno spettacolo per gli occhi e bisogna approfittarne perché fanno presto i loro petali a cader giù. Intanto mi godo il sole che batte sulla finestra, ancora tiepido per riscaldare la stanza ma già capace di illuminare per lunghe ore le mie giornate.

La pandemia Covid-19

La fine del 2019 e l’inizio del 2020 hanno segnato lo scoppio di una pandemia che dapprima ha visto protagonista la Cina e che poi ha colpito tutto il mondo. Il maggior focolaio registrato dopo il paese asiatico è l’Italia: la regione Lombardia (19.884 positivi allo stato attuale) è la zona più decimata ma il male, il Coronavirus COVID-19, si è propagato prepotentemente per tutta la penisola italiana e per tutta l’Europa nel giro di pochi mesi. In data 20 marzo 2020 si contano 3245 decessi Cina, in Italia le morti sono 4032.

Nel mondo il numero di contagiati sono oltre 250 mila.

L’11 marzo 2020 segna la data di una forte presa di posizione da parte del governo italiano: per debellare la pandemia sono necessarie misure ancora più restrittive. Dall’11 marzo 2020 con il decreto recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» tutta l’Italia diventa zona rossa. Con ciò viene sancita la chiusura di tutti i pubblici esercizi ad esclusione dei servizi di prima necessità come supermercati, farmacie e banche.

L’Italia rende ben chiaro che questa situazione non può e non deve essere sottovalutata per il bene della salute pubblica. Nei giorni e nelle settimane successive altri paesi come Austria, Portogallo e Spagna prendendo ad esempio il modello italiano agiscono similmente adottando anch’essi dei provvedimenti per contenere il contagio.

Inno all’Italia

E permettetemi di lodare la mia Italia ed innalzare un inno a lei. Orgogliosa dell’esempio che sta dando a tutto il mondo. Tutti stanno combattendo una guerra silenziosa in cui il nemico è invisibile agli occhi e, per questo, ancor più pericoloso. Di fronte ad uno scenario drammatico lei non si è fermata e ha reagito lottando con la sua arma migliore: l’umanità. Ricordiamoci infatti, che oltre al buon cibo, all’arte e alla bellezza, il nostro paese si fa portatore di uno dei valori più grandi al mondo. L’umanità non è una parola astratta, bensì un’azione concreta che si traduce oggi, con i fatti, nel sacrificio immenso di medici e infermieri, che malgrado i turni estenuanti trovano il coraggio e la forza di lottare in prima linea negli ospedali stracolmi, mettendo a rischio la loro vita ogni giorno e rinunciando volontariamente ai rari momenti di pausa per continuare a dare una mano. L’umanità si rispecchia oggi nelle case degli italiani che con grande solidarietà e responsabilità hanno deciso di rinunciare alla propria libertà per proteggere la vita altrui e bloccare una volta per tutte il contagio.

italia

Italiani spaghetti e mandolino dicono: è vero l’Italia è fatta di musica e canti che possono oltrepassare anche le mura che ci separano, e ci fanno sentire ancor più uniti di prima. L’Italia è fatta di buon cibo e ricette fatte in casa che ora più che mai si traducono in preziosi momenti di condivisione da poter trascorrere in famiglia per donare un sorriso ai propri cari.

E c’è di più.

Con ironia, spensieratezza e voglia di normalità, sono tantissimi gli artisti, i musicisti, i professionisti, gli sportivi e i creativi che, in questo momento stanno mettendo a disposizione i propri talenti per intrattenere e soprattutto per condividere la propria ricchezza con gli altri. Basti pensare ad un Alex Britti che impartisce lezioni di chitarra, ad un Bruno Barbieri che insegna come cucinare un risotto, ad una designer che pubblica degli esercizi gratuiti per imparare il lettering o un atleta che nei suoi video mostra come allenarsi a casa e mantenersi in forma

Tutto ciò non è scontato e per questo dobbiamo sentirci orgogliosi del nostro paese, di tutti noi.

Dal letame facciamo nascere i fiori

Non sprechiamo questi momenti di sofferenza per arrugginirci piuttosto trasformiamoli in vere pepite d’oro proprio come recita la poesia di Margherita Gualtieri “Nove Marzo Duemilaventi”:

“…E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.

Forse ci sono doni.

Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo.”

Chi l’avrebbe mai pensato che dal giorno alla notte saremmo stati costretti a rovesciare la nostra quotidianità, le nostre certezze e avremmo dovuto fermare il tempo che scorreva in maniera così veloce – che questi momenti di vita non te li gustavi perché lo stress era tanto e le cose da fare erano tante. Non che ora tra le mura domestiche siano diminuite, le mamme lo sanno bene, con tutti i componenti della famiglia a casa il lavoro raddoppia fino anche a triplicare. Ma la gioia e l’importanza di rimanere insieme è oggi un grande dono.

Riflettiamo su questi momenti anch’essi preziosi e facciamo germogliare le passioni chiuse dentro di noi, a cui non avevamo mai dedicato le nostre attenzioni. Lasciamo spazio alla creatività, a quelle cose che avresti sempre voluto fare ma per cui hai sempre pensato…”se avessi tempo” – ebbene ora ce l’hai.

Certamente questa situazione è anche un grande banco di prova per lo smart working: lo chiamano il lavoro del futuro ma forse è più presente e attuale di quanto si pensi. Utilizziamo per una volta gli strumenti digitali per connetterci e continuare a frequentare le lezioni online, a lavorare da casa, persino le messe sono in diretta, i gruppi di amici si danno appuntamento per parlare, aggiornarsi e anche ridere, bere qualcosa insieme malgrado lo schermo che li separa. Questo insegna che l’educazione non può fermarsi, così come il lavoro, l’amicizia e persino la religione. Un mondo smart che se usato con cautela e con cognizione di causa in questi momenti di separazione, rende l’isolamento meno difficile.primavera

Lo smog tra le città deserte è diminuito, le acque dei canali di Venezia ritornano ad essere trasparenti. Le fabbriche possono
anche rallentare fino a fermarsi perché la corsa al consumo è ora diventata una lenta camminata. La natura è l’unica che sta traendo solo benefici da questo mondo messo in pausa.

Non si possono prevedere fino in fondo le conseguenze e i risvolti che questa buia situazione avrà sull’economia nazionale ed internazionale, ma soprattutto non si può pesare il dolore estremo delle famiglie costrette ad allontanarsi dai propri cari senza dare un ultimo saluto, senza avere la possibilità di poterli assistere e stargli vicino nei loro ultimi battiti. E’uno scenario straziante e per questo, ora più che mai, la mia gratitudine malgrado la lontananza da casa è immensa. Facciamoci forza, così come stiamo facendo e agiamo con umanità, la primavera arriverà anche per noi.

E quando tutto sarà finito

E quando tutto sarà finito, ricordiamoci del valore aggiunto che ha saputo dare ciascuno di noi, attenendosi ai comportamenti indicati, dando un proprio contributo personale facendo sapiente uso del proprio tempo, dei canali social e dei mezzi di condivisione. Ricordiamoci dell’accoglienza riservata a ciascun malato da nord a sud. Ricordiamoci che l’autoironia che spesso ci contraddistingue è anche segno di intelligenza, trasparenza ed umanità per strappare un sorriso o donare momenti di svago anche nelle situazioni più buie. Ricordiamoci che la salute di un popolo è la cosa più importante e l’Italia si è dimostrata unita nel sostenere e salvaguardare questo caposaldo. Ricordiamoci anche che non importa da dove veniamo: tutti lottiamo per vivere al meglio ed in sicurezza e nessuno deve essere discriminato per questo.

 

28 commenti

  • Lucy

    Ho pensato anch’io molte di queste cose, anche se non avrei saputo esprimerle così bene. Eppure adesso, pur da lontano, ho l’impressione che molte persone si siano dimenticate di tutto questo e siano diventate più egoiste (vedi le polemiche sul Natale). Finirà??

     
    • Laura Serrentino

      Grazie mille per il tuo commento, ho scritto in effetti tutto di getto, secondo me purtroppo le persone che erano egoiste sono rimaste tali, così come dall’altro lato le persone buone, a me tutto questo ha insegnato che devo gioire di ogni piccolo momento felice anche se spero di ritrovare presto la libertà di poter fare progetti e anche solo sognare concretamente dei viaggi 🙂

       
  • ANTONELLA MAIOCCHI

    leggo questo tuo post a quasi due mesi dalla sua uscita e vi trovo ancora tanta speranza e tanto ottimismo. Purtroppo, almeno qui in Lombardia, non è andato affatto tutto bene. Ci sono stati tanti morti, tanti ammalati, tanti problemi. Le persone si sono ormai abituate ad un modo di vivere diverso, ci si incontra senza abbracciarsi, si sorride con gli occhi perché il resto del viso è coperto dalla mascherina. Con l’inizio della fase due ritroviamo con commozione persone care e scopriamo con dolore che invece non rivedremo più molti visi familiari ai quali ci eravamo abituati: il negoziante, il giornalaio, il medico… inghiottiti silenziosamente in quei giorni di paura e di sirene. Continuiamo a non mollare e a mantenere quella disciplina e quel senso civico di cui io per prima mi stupisco

     
    • Laura Serrentino

      Proprio oggi stavo pensando ad un video satirico in cui veniva preso in giro il modo disordinato di fare le cose degli italiani, compreso il fare le file..beh anche questa disciplina di cui parli devo dire non me l‘aspettavo. Il fare la fila è diventata ormai ordinaria normalità e abbiamo dimostrato di saper rispettare tutto pur di proteggere i nostro cari..cerchiamo di conservare questo ottimismo, a me queste belle giornate di sole mi stanno aiutando

       
  • Elisa

    Speriamo davvero che questo periodo ci sia servito a qualcosa perché, se appena ci danno il via libera, ricominciamo con i ritmi di prima non so se la natura ce lo perdonerà.

     
  • Sara Alessandrini

    Come dici anche tu tutto è in pausa ma avere dei pensieri positivi ci aiuta ad affrontare questo periodo davvero tremendo che stiamo vivendo! Pensare ai viaggi futuri mi aiuta a concentrarmi su qualcosa di positivo come cucinare un bel dolce per la mia famiglia oppure leggere un libro che avevo lasciato indietro da mesi. E così andiamo avanti…prima o poi tutto tornerà alla normalità ma non so se noi saremo gli stessi!

     
    • Laura Serrentino

      Ha ragione sono veramente curiosa di vedere cosa avverrà dopo e se noi, il mondo resterà lo stesso..spero che sia un modo per migliorarci e migliorare il nostro modo di vivere

       
  • moira

    Spero finisca il prima possibile, sono al mio 19mo giorno di quarantena forzata e mi sto quasi abituando. E ci sto pensando da giorni ormai: davamo tutto per scontato. Prima era tutto così normale. Non avrei mai pensato di vivere un momento come questo. Andrà tutto bene.

     
  • Sara

    È un periodo davvero particolare, chi se lo aspettava di vivere un momento così terribile!
    Per ora è tutto in pausa, ma sono sicura che quando supereremo tutto questo saremo tutti più forti, e una maggiore consapevolezza delle cose importanti nella vita, (a me manca terribilmente abbracciare la mia mamma! :(). Forza però, non molliamo!

     
  • Hartine

    Sicuramente una volta fuori da questa situazione di blocco qualche cosa di importante sarà cambiato, almeno spero … nella concezione del mondo in generale e del proprio tempo in particolare

     
    • Maria Grazia

      È vero, là fuori è già primavera e, proprio dietro casa mia, facendo una passeggiata nei campi un paio di giorni fa mi sono imbattuta in un bellissimo campo pieno di papaveri… È stato una sorpresa incredibile dopo questi mesi a casa! E nulla, mi ha dato tanta speranza per il futuro…

       
      • Laura Serrentino

        Anche a me la natura fa questo effetto in tutto questo buio e grigiore mi dà con i suoi colori e la sua semplicità tanta speranza 💚

         
  • Daniela

    Credo che nessuno di noi si immaginasse di vivere una situazione come questa. Augurarci che finisca presto e rispettare rigidamente le regole che ci sono state, giustamente, imposte sono le uniche due cose che al momento possiamo fare!

     
  • Veronica

    A me sembra di essere in un film e faccio fatica a credere che sia tutto reale…forse perché non seguo tg nè vado a leggermi troppe notizie…sono chiusa in casa nel mio mondo e non vedo l’ora di riappropiarmi della mia libertà…dobbiamo essere uniti più che mai per superare questo momento ❤

     
    • Laura Serrentino

      Si anche per me una situazione veramente surreale, dobbiamo resistere tutti quanti ora più che mai..

       
    • Maria Grazia

      Noi italiani stiamo attraversando davvero un brutto momento. Io voglio credere che ognuno continuerà a fare la sua parte e che ne usciremo presto! Nel frattempo vale la pena trascorrere al meglio il tempo che ci è stato messo a disposizione, come dici tu, coltivando delle passioni e soprattutto dedicando qualche attenzione in più a chi ci sta vicino…

       
      • Laura Serrentino

        Si essendo comunque grati di stare bene cercando di far fruttare questo tempo in più a nostra disposizione

         
  • paola

    Quando tutto sarà finito avremo la fame di muoverci di abbracciarci e di tornare a pensare alla vita sociale e ai viaggi. Le famiglie si riuniranno, gli amici si ritroveranno. Forse davvero non sarà più come prima, ma spero che la scala dei valori di ognuno di noi abbia aggiunto o spostato qualche scalino.

     
  • Laura

    quedyo periodo ci insegnerà il valore delle piccole cose, che nella quotidianità diamo per scontate ma che ora che non le abbiamo ne sentiamo la mancanza

     
  • francesca

    Speriamo di restare così uniti (come nazione) anche quando tutto sarà finito. Al momento è davvero dura, io devo continuare a lavorare e non c’è neanche la possibilità di un viaggio all’orizzonte

     
    • Laura Serrentino

      Si speriamo di trarre questa consapevolezza di essere un popolo unito nell’umanità. I miei viaggi per tornare a casa sono stati tutti cancellati, spero di poter tornare presto, intanto bisogna pensare che forse il nostro sacrificio è di gran lunga minore rispetto a quello di molti altri e bisogna quindi resistere

       
  • Serena - Sognando Viaggi

    Quando ascoltavo le prime notizie sul Coronavirus, mi sembrava tutto così lontano…Poi la situazione è precipitata all’improvviso e il numero delle vittime è un contatore che non si è ancora arrestato. In questo momento siamo tutti “in pausa”, i sogni di viaggio sono stati riposti nei cassetti perché la priorità è riguardarsi e cercare di contenere l’emergenza, per noi stessi e soprattutto per i soggetti più a rischio intorno a noi. Spero davvero che questa tragedia ci insegni ad apprezzare le piccole cose che compongono la nostra quotidianità.

     
    • Laura Serrentino

      Lo spero anche io. Stando lontano da casa sento ancora di più la distanza che mi separa dalla mia famiglia, ma non bisogna mollare

       

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